Parma è stata proclamata dall’Unesco “Città creativa per la gastronomia“. È la prima volta che una città italiana ottiene questo riconoscimento. Un negoziato durato sei mesi. Insieme al Comune di Parma – che ha coordinato l’operazione attraverso l’assessorato alle attività produttive e turismo – hanno lavorato le istituzioni e le associazioni della città e la Regione Emilia Romagna.
Avenue media – che con le sue riviste Pasta&Pastai e Professional Pasta offre visibilità alle filiere italiane del grano e della pasta e alle eccellenze agroalimentari del nostro Paese – plaude a questo importante traguardo.
«Sono soddisfatto – fa sapere il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina – La visibilità dell’Unesco e delle sue città creative aiuterà non solo Parma ma tutto l’agroalimentare italiano a contrastare i fenomeni di Italian sounding che imitano le nostre produzioni tipiche (spacciandole e vendendole come italiane quando, invece, non sono prodotte all’interno dei nostri confini, ndr)».
Con questa proclamazione l’Unesco «ha riconosciuto – sottolinea il ministro Martina – che il cibo non è solo un prodotto commerciale ma il simbolo di una comunità, il risultato di un processo identitario che dimostra la nostra creatività. Nessuno potrà replicare la capacità di chi il cibo lo produce e lo rende unico al mondo».